In tutta Italia, sono almeno 200 i pubblici esercizi, bar, ristoranti gelaterie e pasticcerie, che possiedono tutte le caratteristiche utili a rientrare tra i locali storici.

Divenuti famosi nel mondo per la qualità dell’accoglienza e del gusto, oppure per aver ospitato artisti e intellettuali quali Eduardo De Filippo, Grace Kelly, Maria Callas e Giovanni Giolitti, mantenendo inalterate identità e stile, sono oggi da considerare un vero patrimonio storico-culturale italiano. Basti pensare che l’impresa fondatrice più antica risale addirittura al 1735.

Luoghi preziosi da tutelare, che oggi si riuniscono sotto un gruppo specifico e ben rappresentato: “Storici”.

Si tratta di un vero e proprio sindacato di locali d’epoca, nato sotto l’egida di Fipe-Confcommercio. Vi possono aderire tutti i bar e ristoranti in attività da oltre 70 anni, che abbiamo conservato ed esposto cimeli, documenti e testimonianze dell’epoca.

L’obiettivo è quello di rappresentare e proteggere il comparto dinanzi al ministero dello Sviluppo Economico e al ministero del turismo.

Presidente è Alessandro Cavo, titolare della Pasticceria e Liquoreria Marescotti (1780) di Genova

“L’associazione Gli Storici” – spiega il presidente Cavo– sarà prima di tutto un sindacato attivo nel promuovere politiche di valorizzazione e sostegno a questo tipo di attività. I locali storici, infatti, rappresentano un patrimonio collettivo ma non sono mai stati trattati come tali. Senza politiche mirate e tutele speciali, nel giro di pochi anni i centri storici saranno destinati a lasciare spazio solamente ai brand internazionali a scapito dei locali storici. Se non invertiamo questo trend, non solo perderemo professionalità, posti di lavoro e Pil, ma perderemo un pezzetto della nostra memoria collettiva”.