Nell’ambito delle iniziative legate alle celebrazioni di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, il Consorzio del Prosciutto di Parma, insieme ai suoi produttori, ha donato al Comune di Parma una scultura che celebra lo stretto legame tra il Prosciutto di Parma, il territorio di produzione e la città di cui porta il nome.
L’opera, denominata Manufatto, è realizzata dal giovane architetto e scultore Fabrizio Fiscaletti ed è installata in modo permanente presso la sede del Consorzio del Prosciutto di Parma.
Manufatto raffigura l’unione del Prosciutto di Parma e l’uomo, il territorio e la Corona ducale, simbolo per eccellenza del prodotto stesso.
Manufatto è una scultura anamorfica, vale a dire che tende ad assumere, agli occhi dell’osservatore, forme diverse a seconda del punto di osservazione.
L’anamorfismo, tecnica largamente usata nel Rinascimento, crea un effetto di illusione ottica per cui la proiezione distorta di un’immagine rende il soggetto originale riconoscibile solamente da una posizione precisa. Questi principi prospettici sono presenti nella scultura: la mano dell’Uomo emerge dal suolo della città di Parma, rappresentato dalla silhouette del Battistero inciso sul gambetto, e insieme alle aziende del Consorzio identificate dalla Corona incisa nella noce, danno vita al Prosciutto di Parma.
L’opera invita quindi l’osservatore a cambiare prospettiva e angolazione, a non rimanere fermi, ma a muoversi per osservare meglio l’installazione da punti diversi, cercando significati inediti e liberando la mente da ogni concetto preordinato.
Il nome della scultura – Manufatto, dal latino manu factus, «fatto a mano» – vuole rimarcare ciò che è stato creato dalla mano dell’uomo e mette in relazione la forma dell’opera con l’anima del Prosciutto di Parma: fin dall’epoca romana, in un territorio estremamente circoscritto della provincia di Parma, abili mani rifilano, salano, sugnano, massaggiano e infine marchiano il Prosciutto di Parma.