Cibo e Dintorni | Via Francigena patrimonio UNESCO: regioni e ministeri italiani insieme
Cibo e Dintorni | Via Francigena patrimonio UNESCO: regioni e ministeri italiani insieme
Il percorso che punta a portare nel 2025 al riconoscimento della Via Francigena come patrimonio Unesco compie un ulteriore e significativo passo avanti.
Dopo il rinnovo del protocollo d’intesa fra le sette regioni italiane comprese nel famoso itinerario di Sigerico, il Ministero della Cultura e il Ministero degli Esteri, in occasione del Francigena Fidenza Festival, hanno fornito il loro appoggio formale alla candidatura.
“Il percorso verso la candidatura Unesco della via Francigena – ha detto durante il Festival il sindaco di Fidenza, Andrea Massari – sta andando avanti. Anche se i tempi possono sembrare lunghi, noi con la pazienza dei camminatori, senza mai scoraggiarci, un passo dopo l’altro proseguiamo sapendo che un giorno otterremo questo riconoscimento, partito da Fidenza e diventato transnazionale. Oltre all’Italia, infatti la via Francigena attraversa Inghilterra, Francia e Svizzera, lo Stato Vaticano nel tratto romano. Proprio il fatto che al dossier debbano lavorare diversi Paesi è la ragione delle lungaggini burocratiche. L’auspicio dei promotori è comunque quello di poter presentare la candidatura in occasione del Giubileo 2025”.
“Credo che il messaggio che ci arriva dai cammini, via Francigena in primis, sia di incontro, di dialogo e di rallentamento dei tempi di cui le nostre società hanno grande bisogno”, ha aggiunto il sindaco di Parma, Michele Guerra, assicurando il contributo della sua città, accanto a Fidenza e a tutti gli altri territori attraversati dal cammino “per la grande conquista del titolo Unesco, elemento fondamentale e straordinario volano, che poi responsabilizza anche le amministrazioni, obbligandole alla tutela e alla promozione del territorio”.
I PASSAGGI DELL’ITER DI CANDIDATURA
Nel 2010 la Provincia di Siena ha lanciato l’iniziativa, ripresa poi nel 2015 a Fidenza con l’incontro dei comuni che hanno rilanciato il progetto.
Nel 2017 è stata realizzata da AEVF, su incarico di Regione Toscana e Lombardia, l’analisi preliminare del percorso italiano.
Nel 2020, sempre AEVF, ha realizzato lo studio tematico europeo che comprende l’intera Via Francigena di Sigerico, da Canterbury a Roma.
L’auspicio oggi è che entro il 2025, anno del Giubileo, possa arrivare il riconoscimento del percorso italiano della Via Francigena nella lista Mondiale UNESCO.