Cibo e Dintorni | Soggiorni green: arriva il Badge per i viaggi sostenibili

Cibo e Dintorni | Soggiorni green: arriva il Badge per i viaggi sostenibili

Il tema della sostenibilità sta entrando sempre di più anche nell’ambito del turismo e dei viaggi. Lo dimostrano le ultime indagini di mercato, secondo le quali l’81% dei viaggiatori globali dichiara di voler soggiornare in una struttura sostenibile, il 67% si aspetta che il settore metta a disposizione un numero maggiore di opzioni green, mentre il 73% si dice più propenso a scegliere un alloggio specifico se gestito sulla base di una impostazione eco-friendly.

Dati significativi che mettono in evidenza un trend crescente rivolto all’attenzione marcata nei confronti dell’aspetto sostenibile anche per quanto riguarda tour, spostamenti e pernottamenti. Da qui, l’ultima intuizione e scelta del famoso portale Booking.com, ovvero quella di istituire il Badge per i viaggi sostenibili. La volontà è quella di sensibilizzare, accontentare e incentivare i viaggiatori nella selezione di strutture rientranti in determinati canoni, ma anche di portare le strutture stesse a evolversi seguendo una tendenza importante per l’ambiente.

“Costruire un settore dei viaggi veramente sostenibile richiederà tempo, coordinamento e sforzi congiunti, ma il progresso è possibile attraverso l’innovazione continua, il supporto dei partner e la collaborazione – spiega Marianne Gybels, Director of Sustainabilty Booking.com – Con il Badge e il programma Viaggi Sostenibili riconosciamo l’impegno per la sostenibilità di una gamma più ampia di strutture a livello mondiale, in un modo credibile e trasparente per i consumatori”.

Per fare questo, Booking.com ha collaborato con esperti del settore così da identificare una serie di pratiche di maggior impatto che le strutture possono implementare in cinque aree chiave: rifiuti, energia e gas serra, acqua, sostegno alle comunità locali e tutela della natura.

Cosa significa? Ad esempio l’eliminazione dei prodotti da bagno con contenitori in plastica monouso, oppure l’utilizzo di lampadine a Led e il passaggio graduale a fondi di energia rinnovabile insieme a investimenti in progetti di conservazione degli immobili.

Per valutare il “peso” di tali pratiche è stata chiamata una società di consulenza, che opera attraverso una serie di fattori e calcoli per determinare un punteggio complessivo. A quelle strutture che raggiungono la soglia d’impatto richiesta verrà assegnata la prima versione del Badge.

Si tratta di un progetto con una missione precisa: rendere il Badge una misura universalmente riconosciuta e trasparente per fornire informazioni sulle strutture, riconoscendone in maniera credibile gli sforzi e le azioni eco-friendly.

 

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