Cibo e Dintorni | Il cereale del futuro che viene dal mare

Cibo e Dintorni | Il cereale del futuro che viene dal mare

Un cibo che si può definire “del futuro” arriva dal mare: si chiama Zostera marina, altresì nominato cereale del mare dallo chef tre stelle Michelin Ángel León che ne ha scoperto le numerose proprietà nutritive. Un super food i cui semi possono essere consumati al naturale oppure trasformati in prodotti correlati come pasta e pane.

Si tratta di un approfondimento che lo chef sta portando avanti in collaborazione con Costa Crociere Foundation, organizzazione no profit nata con l’obiettivo di generare un miglioramento sociale e ambientale nelle comunità che le navi Costa visitano in occasione dei loro viaggi nel mondo.

Un alimento ricco dal punto di vista nutrizionale, ma anche benefico per l’ecosistema in quanto capace di arricchire la biodiversità, proteggere le coste dall’erosione, mitigare i cambiamenti climatici, ridurre, assorbire e immagazzinare quantità significative di carbonio.

Grazie agli studi sostenuti dalla Costa Crociere Foundation è la prima volta al mondo che la pianta di Zostera marina viene coltivata per la produzione di semi, con l’idea che in futuro questi possano entrare nel mercato commerciale.

Ma quali sono le proprietà di questo cereale del mare?

La creazione di una alimentazione più sostenibile è l’obiettivo finale del progetto ma, oltre a questo, il cereale del mare si distingue per molteplici caratteristiche positive per la salute: non ha glutine, è ricco di omega 6 e 9, ha il 13% di proteine di alta qualità, l’82% di carboidrati e meno del 2% di grassi rispetto a riso, orzo, grano, avena o mais.

Non solo, a questo si aggiunge che la sua coltivazione è sostenibile poiché capace di crescere senza acqua dolce, fertilizzanti o pesticidi. Proprio in virtù di ciò, le sue potenzialità si allargano anche all’aspetto economico, in quanto risorsa strategica da utilizzare nei Paesi svantaggiati grazie alla redditività più alta rispetto ad altre tipologie di cereali di terra.

Guardando al futuro, la volontà è quella di espandere ulteriormente la coltivazione sperimentale in una nuova area in fase di preparazione, chiamata fattoria marina di San Carlos: una superficie di 70,40 ettari nel cuore dell’Area Naturale di Doñana.

Un progetto che mira a crescita e sviluppo, perfettamente inserito negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile della FAO e nell’Agenda 2030.

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