Cibo e Dintorni | Food e moda: il no spreco alimentare passa da nuovi materiali eco friendly

Cibo e Dintorni | Food e moda: il no spreco alimentare passa da nuovi materiali eco friendly

Moda, food e design si incontrano accumunate da creatività ed ecosostenibilità. Un trend, ma soprattutto una esigenza sempre più sentita attorno alla quale si muovono progettualità e novità per il futuro viste in un’ottica di economia circolare.

È il caso del cosiddetto plant based, concetto alla base di proposte gastronomiche e diete, ma anche di aziende di moda e designer che puntano su materiali innovativi ricavati da scarti alimentari o elementi vegetali.  Ne sono un esempio le bucce delle arance da cui ottenere tessuti, i funghi che possono diventare pelle vegana, o le banane con le quali si realizza una fibra adatta alla realizzazione di tappeti e abiti.

Tutti materiali ecologici, dove il no spreco alimentare diventa trainante su più fronti, legando mondi diversi.

E parlando di grandi stilisti che si possono definire eco friendly, Stella McCartney è stata tra le prime a collaborare con la startup americana Bolt Threads, che produce una pelle derivata dai funghi e conosciuta con il nome di Mylo™. Anche altri marchi non hanno resistito al richiamo green, come Lululemon, il gruppo mondiale del lusso Kering, e Adidas, che ha annunciato l’imminente produzione di scarpe da ginnastica vegane, realizzate appunto con Mylo™.

Si tratta di una proposta alternativa che presenta molteplici lati positivi a livello di ecosostenibilità anche per le minori emissioni di gas serra e l’uso ridotto di acqua e suolo.

Consorzio del Prosciutto di Parma
 
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