Cibo e Dintorni | Controllo dello spreco alimentare: arriva una nuova App
Cibo e Dintorni | Controllo dello spreco alimentare: arriva una nuova App
Si parla sempre di più di sostenibilità alimentare e zero waste, ma spesso non sappiamo esattamente come rapportarci al tema nella nostra quotidianità, soprattutto non risulta semplice valutare la reale portata delle nostre azioni.
Oggi stimare il valore economico e l’impatto ambientale del cibo che viene sprecato ogni giorno tra le mura domestiche è rapido e alla portata di tutti: dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna è arrivata una nuova applicazione gratuita per smartphone.
Il nome già dice tutto. Si chiama Sprecometro e permette di calcolare non solo lo spreco alimentare, ma anche la conseguente perdita di soldi spesi “inutilmente” e i livelli di CO2 e H2O derivati dallo spreco stesso. Tutto in cinque minuti e tre semplici domande.
Diretta conseguenza di questo aggiornamento è anche la possibilità di modificare il proprio comportamento con la finalità di renderlo maggiormente virtuoso, seguendo gli appunti segnati all’interno del Diario dello spreco, una funzione dell’applicazione sviluppata dall’Osservatorio Waste Watcher International. Questa permetterà anche di impostare e stabilire un percorso mirato alla riduzione degli sprechi, in linea con gli obiettivi redatti dall’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile.
COME FUNZIONE L’APP
La prima caratteristica dell’App è l’estrema facilità di utilizzo. Una volta scaricata, occorre registrarsi e aprire un account personale attraverso un rapido questionario, utile a definire il profilo di spreco per l’utente. Quattro le diverse casistiche: Sprecone, Disattento, Attento, Parsimonioso, differenziate a seconda delle abitudini di consumo, spesa alimentare e quantità in grammi di spreco per 23 categorie di alimenti (carne rossa, carne bianca, frutta fresca, verdure, pane). Sono inoltre presenti dei contenuti definiti “educativi” indirizzati al miglioramento del livello del profilo.
Infine l’aspetto di condivisione. Sprecometro, offre l’opzione di creare cluster tra amici, colleghi, aziende o pubblica amministrazione.