La Via Francigena, cammino spirituale per pellegrini e viandanti ma anche strada di commercio e ospitalità che oggi diventa vero e proprio percorso di ricerca storica e valorizzazione turistica nell’ambito delle iniziative per “Parma Capitale della Cultura Italiana 2020+21”: questo è il progetto delle Confesercenti di Parma e Piacenza, concretizzato con la realizzazione del volume “La Francigena”.

Come scrivono nell’introduzione del libro Francesca Chittolini e Nicolò Maserati, rispettivamente presidente Confesercenti di Parma e Piacenza, l’obiettivo è quello di arrivare “alla conoscenza attraverso la ricerca storica, partendo dal presupposto che l’antica strada è innanzitutto un percorso religioso dei pellegrini cristiani ma fin da subito è stata anche un percorso ideale per i commerci e il “turismo”, favorendo una vivace ripresa degli scambi economici e culturali”.

Una sorta di “via di culture”, come scriveva Jacques Le Goff, per puntare a valorizzare anche le eccellenze Dop e Igp che lungo la Via Francigena trovano origine (sono oltre 40 i prodotti insigniti dei marchi certificati, tra cui Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano).

Una opportunità di sviluppo cultural-turistico che parte dalle grandi città per abbracciare paesi o borghi al di fuori dei tradizionali circuiti, valorizzati proprio grazie alla Via Francigena a livello nazionale e internazionale. 

L’obiettivo, la sfida, è di riuscire a portare entro 3/5 anni l’intero tracciato da Piacenza a Fidenza e poi verso Berceto, su un percorso interamente riservato ai pellegrini, ai camminatori e, per quanto possibile, ai ciclisti, eliminando tutte le tratte su strada.

Un prezioso allegato al libro è rappresentato da una Guida ai ristoranti che si incontrano lungo la Via Francigena: una ricca “cartina” con oltre un centinaio di trattorie e locali tipici della zona.

Il progetto è suddiviso in diverse sezioni tematiche:

1. Il Viaggio
   Il tema del viaggio verrà affrontato seguendo come filo conduttore la rilettura dei diari e le testimonianze di viaggio di visitatori stranieri e italiani, che hanno avuto l’occasione di attraversare, in particolare in età farnesiana e borbonica, il territorio parmense e piacentino.
2. Non solo Francigena
   Spesso i pellegrini, per mancanza di infrastrutture complete, erano obbligati a spostarsi da una via all’altra. La sezione intende identificare e analizzare anche i tracciati alternativi di collegamento tra la pianura parmense, quella piacentina e il mare, anche con lo studio della cartografia storica.
3. Luoghi di preghiera, sosta e ospitalità
   Nei vari momenti storici le fortune e le avversità di paesi e borghi lungo il tragitto, erano determinate e condizionate da un fascio di strade che, nel corso dei decenni e dei secoli, hanno conosciuto destini molto variabili e diversi. La ricerca intende identificare i luoghi dove si svolgevano i mercati, dove si trovavano le principali frontiere e le barriere doganali, ma anche i siti e gli edifici, non solo religiosi, che davano ospitalità a viandanti, commercianti e pellegrini.

“La Francigena” è in edicola a 12 Euro più il prezzo del quotidiano Gazzetta di Parma e Libertà di Piacenza