Cibo e Dintorni | Prevenire lo spreco alimentare: la campagna che parte da Lecce per promuovere la food bag

Cibo e Dintorni | Prevenire lo spreco alimentare: la campagna che parte da Lecce per promuovere la food bag

Può capitare che, dopo un pasto abbondante non si riescano a terminare tutti i piatti che ci vengono serviti al ristorante. All’estero è consuetudine chiedere la cosiddetta food bag, in linea con la sempre maggiore attenzione al non spreco del cibo. In Italia, al contrario, questo tipo di abitudine non è ancora diffusa, anche se comincia a farsi largo soprattutto tra i giovani.

Ma qualcosa sta cambiando. La nuova campagna illustrata a Roma dalla sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica, Vannia Gava, e dal sindaco di Lecce Carlo Salvemini, si muove proprio nella direzione di risolvere questo problema: contribuire a sciogliere quel nodo culturale che porta la food bag a non affermarsi nel settore della ristorazione.

“Rinunciare a portare a casa il cibo che non finiamo di consumare al ristorante è come uscire lasciando le luci accese. – ha commentato a tal proposito il sindaco di Lecce Carlo SalveminiOccorre maturare questa consapevolezza per avere la corretta percezione dell’impatto che lo spreco alimentare genera sull’ambiente e sull’economia. E siccome la lotta agli sprechi è fondamento dell’economia circolare, Anci, Mite, Cial e Federazione italiana cuochi lanciano questa campagna che punta a caratterizzare come virtuoso un comportamento oggi ancora troppo poco adottato”.

A realizzare la campagna, l’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), anche grazie al finanziamento del Ministero della Transizione ecologica, che ha coinvolto volti e nomi di rilievo quali Giuseppina Carnimeo, direttrice generale di Cia, Rocco Pozzulo, presidente della Federazione italiana cuochi e l’attore Neri Marcorè in veste di testimonial.

Un primo passo che diventerà un percorso volto a coinvolgere ristoranti e altri locali sul territorio nazionale, con l’obiettivo di promuovere sempre più su larga scala la pratica dell’asporto del cibo avanzato, nell’ottica di ridurre lo spreco alimentare. Una azione che prevede anche la creazione di indicazioni e linee di attività per la prevenzione degli sprechi nelle mense scolastiche e l’introduzione di quaderni operativi per il recupero degli avanzi da parte degli enti locali.

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