Cibo e Dintorni | Innovazioni sostenibili: i pannelli solari derivati da scarti di frutta e verdura

Cibo e Dintorni | Innovazioni sostenibili: i pannelli solari derivati da scarti di frutta e verdura

Sostenibilità, energia rinnovabile e non spreco sono temi sempre più sentiti e nei confronti dei quali ci si sta muovendo non soltanto dal punto di vista della sensibilizzazione, ma anche e soprattutto attraverso azioni mirate e innovative.

Azioni, o invenzioni, come quella di Carvey Ehren Maigue, della Mapua University di Manila nelle Filippine, che si è ingegnato per trovare una soluzione in grado di unire la tematica dei pannelli solari e quella della lotta alla povertà alimentare e alla tutela della biodiversità. La sua idea a dir poco geniale è AuREUS (Aurora Renewable Energy and UV Sequestration), un pannello solare derivato da scarti di frutta e verdura, in grado di generare energia come fino al 50% del tempo di esposizione.

Come funziona il pannello solare?

Nel momento in cui la luce solare colpisce il pannello fotovoltaico, le sue particelle assorbono e riemettono luce visibile grazie a un processo definito “riflessione interna”. La luce visibile catturata viene poi riconvertita in elettricità, elaborata mediante i circuiti di regolazione così da consentire il funzionamento degli apparecchi collegati alla rete elettrica.

Isolando e raccogliendo le particelle luminescenti contenute nella frutta e nella verdura, ovvero la parte della pianta che trasforma i raggi ultravioletti invisibili in luce visibile, Maigue ha creato AuReus, una pellicola solare che può essere applicata a finestre o facciate per generare elettricità. Ed è veramente rivoluzionaria poiché può utilizzare la luce solare indiretta, come quella che rimbalza su pareti o pavimenti, trasformandola in energia.

Ma c’è di più, perché i rifiuti di frutta e verdura usati da Maigue arrivano da aziende agricole in qualche modo colpite dagli effetti negativi del cambiamento climatico, con conseguente danneggiamento dei raccolti.

“Dobbiamo utilizzare maggiormente le nostre risorse e creare sistemi che non le esauriscano – spiega Maigue – Sebbene il fine primario di AuREUS sia quello di generare elettricità da risorse naturali, con la mia invenzione voglio anche dimostrare che non è solo la generazione futura a trarre vantaggio da un’economia più sostenibile, ma anche quella attuale. Con AuREUS riusciamo a utilizzare i raccolti degli agricoltori colpiti da disastri naturali, come i tifoni, che sono anche un effetto del cambiamento climatico. In questo modo, possiamo guardare al futuro risolvendo i problemi con i quali dobbiamo fare i conti ora”.

Il progetto AuReus ha vinto il primo Sustainability Award istituito dai James Dyson Awards nel 2020. 

 

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